una volta arrivato mi dicono che in ralta' e' una chirurgia d'urgenza, che io non posso essere presente, il resto non mi e' rimasto impresso nella mente...
un po' piu' tardi vedo le cose con un po' piu' di chiarezza: i dottori hanno agito nel migliore delle loro intenzioni, dicendomi di non correre per tornare in ospedale. Infatti avrei smaciullato il van sotto sopra in un fosso in 4 nano secondi se mi avessero detto per telefono che sarebbe stat una chirurgia d'urgenza, senza dubbio! Percio', in modo chiaro e forte e soprattutto onesto: grazie Ms. Guerbez per averla vista lunga!
dunque, chirurgia, anestesia. al di fuori del tempo e dello spazio. dopo quelle hce sembrarono ore e numerosi tentativi delle ostetriche (siete degli angeli davvero, e scopriro le vostre ali un giorno!),

dei rumoi arrivano dall'altro lato del corridoio: battiti, singhiozzi, sbruffi...un gruppo di non meno di tre persone mi passa di fronte spingendo un letto strano piccolo ma alto: il mio primo figlio. di genere ancora scnosciuto. il second gruppo mi vede e chiede: "sei il papa'?" "si!" " congratulazioni!" - il tempo puo' sembrar pesante come una colla, tanto da convincermi di non aver visto il primo ed il secondo, ma solo il secondo e terzo. finalmente il terzo gruppo arriva e si ferma velocemente per la domanda-papa' e congratulazioni e per passare l'informazione: " questo e' un maschio!"
il nostro drago a tre teste e' atterato. siamo una grande famiglia. io, sono piccolo. piccolissimo! veloce. devo essere forte, devo dar supporto, condurre, dar forza. come?
l'ostetrica dice che in 10 minuti mia moglie uscira' dal reparto ER e io rispondo che ritornero' in 9 minuti. in realta' ho smesso di fumare ma ho davvero bisogno di una sigaretta ora! per crescere!

(grazie CP per la traduzione!)